Un ampio studio retrospettivo multicentrico di vita reale è stato condotto dal LYSA (2007-2017) su 313 pazienti con PMBCL di nuova diagnosi. Sono stati utilizzati tre regimi chemioterapici di induzione: ACVBP, somministrato ogni 14 giorni (n= 180), CHOP somministrato ogni 14 giorni (n= 76) o ogni 21 giorni (n=57) in associazione all’anticorpo monoclonale anti-CD20, Rituximab o Obinutuzumab.
La profilassi del SNC è stata eseguita in 261 pazienti (83,4%). Il consolidamento con ASCT è stato eseguito per 46 (25,6%), 24 (31,6%), e 1 paziente (1,8%) (P= .001) e la radioterapia di consolidamento (CRT) è stata eseguita in 4 (2,2%), 11 (14,5%) e 2 (3,5%) pazienti nel gruppo R-ACVBP, R-CHOP14 e R-CHOP21 rispettivamente (P= .001).
I tassi di risposta metabolica completa dopo induzione erano abbastanza simili tra i gruppi R-ACVBP, R-CHOP14, e R-CHOP21: 86,3%, 86,8% e 76,6% (P= .23). Il follow-up mediano è stato di 44 (1-153) mesi e la PFS e OS a 3 anni per R-ACVBP, R-CHOP14 e R-CHOP21 erano 89,4%, 89,4% e 74,7%, rispettivamente (P= 0,018) e 92,4%, 100% e 87,5% (P= 0.0036).
Il trattamento con R-CHOP21, la presenza di sintomi B e TMTV di base ≥ 360 cm3 erano associati con una PFS più breve, ad una analisi univariata.
Pazienti con PET negativa (DS1-3, n = 202) al termine del trattamento hanno un esito favorevole con un tasso di OS a 3 anni 99.3%, rispetto 72% dei pazienti con PET positiva (DS4-5, n = 45), (P ≤ .0001).
Non è stata osservata alcuna differenza prognostica statisticamente significativa tra DS3 e DS4 al termine del trattamento, confermando gli esiti favorevoli anche di DS4 (a confronto con DS5).